Questo articolo è dedicato a chiunque abbia un animale domestico e a tutti coloro che, come me, amano incondizionatamente queste creature, che esse siano un gatto, un cane, una tartaruga, una mucca, un asino, un cavallo, un pappagallo, un’ape o un varano, ma anche un serpente.
Durante le vacanze, spesso, non riusciamo a stare senza i nostri amici pelosi, squamosi, volanti e chi più ne ha più ne metta, quindi, li portiamo con noi. Dunque, la prima preoccupazione, nel momento in cui dobbiamo prenotare, è la ricerca di un buon veterinario.
Qui a Favignana, non c’è da temere, perché il veterinario è presente: il milanese, proprio come me e infaticabile Roberto David Rosenthal.
Siamo seduti al bar Aegusa, in Piazza Madrice, dove l’omonima chiesa regna sovrana, mentre ci facciamo una chiacchierata sulla sua professione.
Come ho accennato sopra, è nato e cresciuto a Milano, dove ha conseguito la laurea in Medicina veterinaria, per poi specializzarsi anche in medicina non convenzionale, quindi agopuntura, omeopatia e altre branche di questo indirizzo.
“Ciò mi ha permesso di girare il mondo. Io ho lavorato anche in Costa Rica. Poi, a un certo punto nella mia vita, sono diventato segretario generale dell’Associazione Internazionale di Omeopatia veterinaria.”, mi spiega Roberto, mentre aspettiamo i nostri caffè, ripescando nella memoria gli anni in cui ha mantenuto questa carica, un ruolo che gli ha permesso di conoscere in maniera più approfondita e di vedere con i propri occhi, realtà che andavano anche al di fuori del contesto europeo, facendo avanti e indietro persino dall’Africa. “In realtà ho sempre mischiato il lavoro alla voglia di viaggiare e conoscere.”, mi dice con un sorriso affabile.
Tuttavia, non è stato il suo lavoro a condurlo qua, sulla farfalla del Mediterraneo, quanto invece la sua attività di velista. Un po’ per caso, si è ritrovato da queste parti, mi narra, mentre la cameriera del bar ci porta le nostre ordinazioni. I piattini e le tazzine producono un rumore simile a quello di vetri rotti nel microfono del mio piccolo registratore portatile. Un telefono squilla, una donna urla qualcosa, c’è molta confusione oggi, nonostante le poche persone presenti.
“Per combinazione, perché certe cose accadono sempre in questo modo, avevo bisogno di un farmaco. Quindi, mi sono recato in farmacia…” e continua il racconto, spiegandomi che la farmacista necessitava della ricetta; Roberto ha tirato fuori il suo tesserino di medico veterinario e “da lì è cominciato un passaparola incredibile, perché qui non c’era mai stato nessun pazzo che volesse fare il veterinario.”. Ridiamo entrambi a questa sua affermazione, ma effettivamente è vero: prima di Roberto, a Favignana, non esisteva questa figura.
A quel tempo (si parla del 2015), Roberto aveva un ambulatorio a Milano e una clinica a Modena: “Ho rischiato. Ho aperto la struttura a Favignana perché mi sembrava una buona cosa.”.
Così, Roberto, ha cominciato a esercitare qui sull’isola la sua professione, sfruttando anche metodi non convenzionali, ma studiati: “Tra i miei cavalli di battaglia ci sono cose come l’impianto di grani d’oro.”, cioè una tecnica particolare, che si può identificare come un’estensione dell’agopuntura, che consiste nell’inserimento di un granellino d’oro mediante degli aghi cavi, con un diametro di pochi millimetri, nella zona interessata dal processo degenerativo e dal dolore (osteoartrosi, displasia); questa procedura sfrutta la caratteristica antinfiammatoria dell’oro, che posizionato in dati punti, funziona come la punta dell’ago, ma in modo permanente.
Non è stato facile, per Roberto, portare terapie innovative in un contesto isolano come questo. In effetti, ciò che è “nuovo”, spaventa un po’ chiunque e ovunque, a prescindere dal luogo. Ma la passione per il suo lavoro e la sua missione nel voler essere una figura di riferimento in questo settore, data la latitanza di un professionista, lo hanno portato lontano, tanto da fargli chiudere i battenti della sua clinica modenese, per trasferirsi totalmente in loco.
Un uomo che veramente si impegna molto in ciò che fa, considerando anche il fatto che eserciti il proprio lavoro in quasi completa solitudine.
Lo ammiro molto, perché è riuscito, praticamente da solo, a “sconvolgere” la mentalità del posto. Vedete, fino a non molti anni fa, a Favignana vigeva ancora un retaggio, diciamo, “novecentesco” sul concetto di animale domestico: le bestie venivano utilizzate principalmente per uno scopo e non per vero e proprio affetto. Un po’ come facevano i nostri nonni o bisnonni. Quindi, le mucche davano semplicemente latte e carne, i cani erano da caccia, gli asini trasportavano pesi e i gatti uccidevano i topi.
Questo pensiero puramente pratico era alimentato soprattutto dal fatto che non ci fosse un veterinario stanziato a Favignana. Erano obbligati, ogni volta, a chiamarne uno dalla terraferma e solo per casi veramente gravi.
Con Roberto, nel corso degli ultimi sette otto anni, le cose sono cambiate: i favignanesi hanno cominciato ad affezionarsi di più alle loro bestioline e non sono pochi coloro che hanno adottato un cane o un gatto.
Certo, sull’isola i gatti randagi sono tanti e a questo scopo è stata fondata la SAIE (Soccorso Animali Isole Egadi) e in seguito creata l’Oasi felina con cui Roberto collabora proprio in qualità di veterinario. Ma di questa struttura vi parlerò in un prossimo articolo.
Al momento, gli piacerebbe formare nuovi giovani veterinari, che possano affiancarlo qui, in questo bellissimo lembo di terra siciliano.
L’ambulatorio di Roberto è perfettamente attrezzato per andare incontro a qualsiasi emergenza: dispone di un reparto clinico, analisi di laboratorio, radiologia e chirurgia.
Per qualsiasi informazione e per contattarlo in caso di bisogno, potete chiamarlo al +39 334 688 9390 o recarvi al suo ambulatorio in Via Daniele Manin 10.
Figure come Roberto sono indispensabili per l’arcipelago delle Egadi, non solo a livello concreto, ma anche mentale. Come dicevo, la sua presenza ha cambiato e plasmato la concezione degli abitanti e penso che questo sia il potere più grande: riuscire a mostrare e realizzare, attraverso il proprio operato e le proprie parole, qualcosa di nuovo, di importante, di significativo, che può trasmutare in meglio la collettività.
E poi, come diceva l’attore comico Will Rogers: “Il miglior medico del mondo è il veterinario. Egli non può chiedere ai suoi pazienti cosa hanno, deve soltanto capirlo.”
[…] dal veterinario dell’isola, il Dottor Rosenthal (su cui ho scritto un articolo che potete leggere cliccando qui), vivono sereni e […]