Pochi giorni fa, sulla spiaggia di Lido Burrone, a Favignana, è avvenuto quello che noi chiamiamo romanticamente “il miracolo della vita”: alle 21:30 del 13 agosto, dalla sabbia sono emerse un centinaio di piccole tartarughine marine neonate che, con l’aiuto del personale del Centro di Recupero delle Tartarughe Marine dell’isola, hanno trovato la loro strada verso il mare.
La scoperta del nido è stata improvvisa e casuale grazie a due segnalazioni giunte al Centro, quasi contemporaneamente, da parte di alcune persone che si trovavano sul posto e che hanno saputo riconoscere i segni tipici della deposizione delle uova. Una nidificazione che con tutta probabilità, mi ha confermato Maria Giulia Giangrasso (biologa presso il Centro, che ha avuto la gentilezza e la disponibilità di rispondere alle mie domande), ha avuto luogo a inizio giugno.
Ho usato l’aggettivo “improvvisa”, riferendomi alla scoperta del nido, poiché non si tratta di un sito ufficiale di schiusa.
La madre è sicuramente nata una trentina di anni fa circa in quel luogo e nessuno, a quel tempo, se ne sarà accorto.
Proprio per questo motivo il Centro è intervenuto con prontezza, giacché il rischio che le piccoline potessero soccombere ancor prima di raggiungere l’acqua, era alto. Infatti, come Natura comanda, per orientarsi verso il mare, le tartarughe seguono la luce della Luna e delle stelle, in questo caso sfortunatamente disturbata dalle luci artificiali situate sul lato opposto della spiaggia, verso la strada. Luci che avrebbero completamente mandato in confusione le adorabili creature, portandole a seguire una falsa pista e conducendole irrimediabilmente verso una morte certa.
Perciò, su indicazione del WWF, partner nella gestione del Centro di Recupero delle Tartarughe Marine, insieme a Legambiente che dispone di una rete di personale esperto e autorizzato nel monitoraggio dei nidi, la crew dell’Area Marina Protetta e del Centro ha subito delimitato la zona di possibile nidificazione con paletti e nastri, creando un corridoio nella sabbia per agevolare il loro ingresso in mare.
Una delle prime regole da seguire, come ho accennato poc’anzi, quando si ha a che fare con un nido di tartarughe marine, così come con una madre che sta risalendo la spiaggia per deporre le uova e così come con qualsiasi animale nel suo habitat, è vietato assolutamente disturbare la fauna. Ciò comprende, tra l’altro, non scattare foto con il flash o usare luci artificiali di alcun tipo.
Quello che è fondamentale comprendere è che in situazioni come queste, devono prevalere il buonsenso e lo spirito di collaborazione tra tutte le parti: enti, istituzioni, operatori economici e fruitori, a tutela di una specie di interesse prioritario e sottoposta a norme internazionali di tutela.
Ritornando alla felice schiusa, tale accadimento rappresenta una svolta estremamente importante per l’Area Marina Protetta Isole Egadi: Favignana, nello specifico Lido Burrone, potrebbe essere certificata come luogo ufficiale di nidificazione delle tartarughe marine.
Per l’appunto, come ho abbozzato poco fa, le femmine di questi rettili hanno la particolarità di deporre le uova sulla stessa spiaggia in cui sono nate, grazie a un istinto primordiale che le porta a riconoscere la loro culla, a prescindere dal mare in cui nuotano.
Dunque, è verosimile che altre di loro risaliranno questa costa nei prossimi anni, così come è verosimile che ci saranno altre nascite dopo quella principale appena occorsa.
Ciò che è certo, è che ci saranno sopralluoghi sempre più frequenti degli esperti nel punto in questione, soprattutto durante il periodo delle deposizioni che, solitamente, avvengono tra fine maggio e fine agosto, nel corso di tutta l’estate.
Inoltre, verrà intensificata la sensibilizzazione sul tema, sui segni e sulle tracce da riconoscere per identificare la presenza di un nido.
Vi ricordo, in conclusione, quanto sia fondamentale avvertire le autorità competenti, nel caso.
Per favore, non fate i fenomeni, non siate ignoranti, non disturbate gli animali per fare video e foto da postare sui social, abbiate rispetto, non comportatevi come se tutto l’ambiente vi appartenesse: siamo tutti ospiti su questa Terra.
Pensate a come reagireste voi se qualcuno decidesse, così per attirare la vostra attenzione o per fare il giullare di turno, di punzecchiarvi costantemente, di toccarvi senza il vostro consenso, di starvi incollato senza che venga richiesto, di tirarvi i capelli a caso o di urlarvi addosso senza ragione.
Scappereste o aggredireste il vostro disturbatore, corretto?
Ebbene, perché dovrebbe essere diverso per gli altri animali che popolano il nostro meraviglioso pianeta che ci dona la vita ogni giorno?
Riflettiamoci.
Come diceva lo scrittore e accademico britannico William Macneile Dixon: “La nascita è l’improvvisa apertura di una finestra, attraverso la quale ci si affaccia su di una prospettiva stupenda. Che cosa è successo? Un miracolo. Hai scambiato il nulla con la possibilità del tutto.”
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